Il Direttorio a 5 stelle e la necessità dell’organizzazione

Perchè del resto questa vicenda del Direttorio del Movimento 5 Stelle non fa che confermare questa esigenza per ogni forza politica che voglia strutturarsi, superare la fase “carismatica” ed entrare in modo serio nella sua fase “tradizionale”.

L’organizzazione è un’esigenza per tutti e questo nuovo corso del M5S lo dimostra ampiamente. Ovviamente però occorre discutere del metodo con cui una forza si organizza e si struttura. Più la struttura risponde a logiche democratiche e più si può imporre come modello duraturo. Non credo sia quello che è successo ieri sera dentro al Movimento.

Beppe Grillo, per superare una fase di grande debolezza, politica e personale, impone 5 nomi al “volgo” e chiede loro di votare: una doppia ammissione di debolezza. Come a dire “non riesco più a mandare avanti la baracca da solo, ma non ritengo la base del movimento in grado di selezionare classe dirigente. Quindi per fare fronte alla mia stanchezza concedo a 5 vassalli di prendere in mano il timone. A voi chiedo solo un’investitura plebiscitaria per questa scelta”.

Così non funziona Beppe! La democrazia è tutta un’altra cosa, ma sappiamo quanto tu sia ampiamente diseducato alla vita democratica.

Certo però con questa storia cade il “Velo di Maya” della diversità quasi “antropologia” tra Movimento e partiti in genere. Perchè uno non vale più uno se c’è qualcuno titolato più di altri a prendere decisioni. Attenzione, la cosa non mi scandalizza per nulla, anzi, la trovo essenziale per la vita di un’organizzazione. Mi chiedo solo quanto i militanti pentastellati se ne siano resi conto.

Da ieri  molto è cambiato, e anche il Movimento 5 Stelle entra a pieno titolo nella categoria “Partito”. Da qui a divenire una vera struttura democratica occorre farne di strada,  perchè per ora siamo più allo stile “cinese” che a quello “americano”. Però il cambiamento è comunque sensibile.

Ora vedremo se questo passaggio servirà anche a farli uscire dall’angolo dell’inutilità dove si sono ficcati dal giorno in cui non hanno scelto Romano Prodi presidente della Repubblica, oppure se tutto continuerà come prima e questa è stata solo una trovata “pubblicitaria” per sviare dai grandi segnali di cedimento che il Movimento sta manifestando e che non è facile affrontare.

Staremo a vedere.

Un pensiero su “Il Direttorio a 5 stelle e la necessità dell’organizzazione

  1. Certo che dopo anni di finto bipolarismo divenuto grandi intese, con Berlusca messo in angolo proprio dal M5S (nonostante i governi Monti, Letta e Renzi) e tanti leader non eletti e programmi disattesi parlare di inutilità del MoVimento è un po’ ridicolo.
    Buona domenica

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