POLITICAMP – Ieri, oggi, domani

politicamp

Lo so che è già iniziato il Politicamp di Livorno, lo so che sarà davvero un peccato non esserci, ma a causa dei mille impegni di ogni giorno non sono riuscito a scendere a Livorno per vivere questa meravigliosa esperienza della nostra comunità democratica.  Voglio parlarne comunque in questo mio blog.

Tutti i dettagli li trovate qui. C’è anche la diretta streaming.

Mi spiace non esserci, avrei voluto tanto sentire le parole di Davide Mattiello sulla legalità, quelle di Daniele Viotti sui diritti e sull’Europa, le conclusioni di Pippo Civati. Avrei voluto sentire Walter Tocci, Elly Schlein, Lucrezia Ricchiuti, Filippo Taddei, Giulio Cavalli e i moltissimi altri ospiti del Politicamp di quest’anno.

Lo seguirò da casa.  Certo come sono che un futuro per la sinistra #épossibile, un passo per volta, evitando le ideologie che conservano e liberando le energie che fanno crescere. Evitando i recinti e spalancando le porte.

Continuando a lavorare sui territori, nel Partito Democratico e fuori, per costruire alternativa.

Buon lavoro a tutti i compagni di Livorno!

 

 

 

La pianta di albicocche  e quella verità difficile da sopportare

Alex-Langer

Due giorni fa ricorreva l’anniversario della morte di Alex Langer. Il 3 luglio del 1994 decideva di salutare il mondo lasciandoci l’immagine di un albero di albicocche e una verità difficile da sopportare.

Ho pensato ad Alex leggendo questo post di Emiliano Liuzzi sul suo blog.

Parole dure sul nostro presente e che pure devono far riflettere. Non solo sulla profondità del pensiero di Alex Langer, sulla sua attualità oggi, rispetto all’ambiente all’economia e alla pace, ma anche devono farci riflettere su una promessa tradita.

La promessa fatta ad Alex che con le sue ultime parole ci chiedeva: “continuate in ciò che era giusto”.

Se potessi parlargli oggi gli direi che non è facile. Che questo mondo ha un disperato bisogno di persone come lui, con la sua cultura e il suo delicato ma deciso approccio alle cose del mondo.

Non è facile Alex, vorrei dirgli, in questo mondo dove tutto va veloce e dove questo paradigma dell’esistenza sta divenendo la misura del tutto.

Vorrei dirgli queste cose ma forse, sono sincero, lo farei per lavarmi la coscienza. Perchè la verità è che quell’albero di albicocche, dove lui ha deciso di togliersi la vita, fa troppo male da guardare.

Anche a luglio, come dice Liuzzi, quando dà i suoi frutti ed il suo profumo è intenso.

Perchè è un profumo che ci condanna, rispetto alle nostre scelte, a come trattiamo questa nostra terra.

Pensare a quell’albero, a quella corda, alle molte promesse tradite, è un dolore grande, una verità difficile da sopportare.

Andiamo avanti certo, in ciò che ci pare giusto oggi, ma sappiamo in cuor nostro di giocarci la partita della nostra vita e persone come Alex sarebbero utili oggi, dove tutto è ancora più complesso di ieri e dove certe volte la battaglia sembra persa in partenza.

Un pensiero oggi vola a te, nella speranza di poterci rivedere sotto quell’albero per dirti che ce l’abbiamo fatta.

Nella speranza che il profumo di albicocco non rimanga per sempre una condanna ma diventi una soave armonia che accompagni le nostre vite che cambiano, divenendo più umane e in grado di rispondere a questa tua domanda:

Qual è la Grande Causa per la quale impegnare oggi le migliori forze, anche a costo di perdere gloria e prestigio agli occhi della gente e di acquattarsi in una capanna alla riva di un fiume?